concept

Ciò che mi ha portato a concepire coltivino è l'esigenza di conoscere le condizioni climatiche in un determinato momento e luogo e di regolare - per quanto possibile - i parametri ambientali, senza abusare di energia.

Nel mio caso, ho impostato coltivino per attivare e disattivare automaticamente le irrigazioni e le nebulizzazioni su una postazione di coltivazione di Sarracenia in bancali all'aperto, mantenendo le piante nel corretto range climatico tramite precisi adattamenti dinamici del dispositivo.

Al momento sto ancora lavorando all'ottimizzazione energetica delle automazioni, ma il senso intrinseco del progetto è sfruttare le risorse ambientali, o anche soltanto l'energia solare, per comandare gli automatismi che entrano in gioco: creare un microclima alternativo sfruttando le energie pulite offerte dal clima reale. Si sa che parte dell'energia raccolta va sempre dispersa; si sa anche che un impianto ad osmosi con elettropompa ha un grande fabbisogno di energia elettrica e di acqua! Per questo motivo, è prioritaria l'esigenza di accumulare quanta più energia possibile in poco tempo, per poi centellinarla, così come è prioritaria l'esigenza di accumulare l'acqua piovana, riducendo al minimo l'utilizzo dell'impianto elettrico e della rete idrica da parte dei coltivatori di piante. Ma per adesso, la lavorazione è alla fase iniziale e la parte relativa all'alimentazione non è ancora stata realizzata, pertanto il prototipo di coltivino è temporaneamente connesso alla rete elettrica e all'impianto ad osmosi. Ma le risorse di rete elettrica e idrica, apparentemente così facili da fruire nelle nostre case premendo un interruttore o ruotando una manopola, devono essere considerate un ripiego, mai la regola!

Come abbiamo detto, coltivino è in lavorazione e in continua e rapida evoluzione, ma allo stato attuale effettua ogni dieci secondi la lettura di diversi parametri ambientali:
  • Distinzione giorno/notte;
  • Livello di luce solare;
  • Temperatura dell'aria;
  • Umidità relativa;
  • Eventuali precipitazioni;
  • Livello dell'acqua nei bancali;
  • Temperatura dell'acqua nei bancali;
  • Livello di idratazione del suolo.
I dati così registrati vengono filtrati a mezzo del firmware integrato, sul quale è possibile impostare i parametri voluti. Letti i parametri, il dispositivo di controllo di coltivino attiva all'occorrenza i dispositivi esterni ad esso collegati.

Nel mio caso, al momento ho collegato quanto segue:
  • Impianto ad osmosi con elettropompa: entra in funzione quando l'acqua nei bancali si trova al di sotto di una determinata soglia, rabboccandoli fino all'altezza da me impostata;
  • Sistema di nebulizzatori a bassa pressione: quando l'umidità dell'aria è al di sotto dei livelli da me impostati si attiva, ripristinando l'umidità relativa desiderata.
Tramite la lettura del livello di luce solare, ho impostato il dispositivo per attivarsi solo di giorno, evitandomi il fastidio del rumore dell'elettropompa dell'impianto ad osmosi durante le ore notturne.

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